Gesù cammina con me!

Gesù cammina con me!

Alla fine del mio personale cammino fino a Santiago de Compostella ho scritto questi pensieri: essi sono la spiegazione più immediata del titolo di questo blog. E forse ancora oggi la mia presentazione più vera. Lascio qui, allora, questi pensieri. E attendo i vostri.

Ho imparato ad essere pellegrino!
Considerare “dono” ogni cosa.
Camminare secondo il ritmo antico della terra, contando i passi,
senza rimanere più di un momento in ogni luogo.
Cercando continuamente la mia casa e sentendomi a casa ovunque.
Ho imparato a ringraziare per tutto!
Ho sperimentato il coraggio e il rimpianto, il dolore e la forza,
l’allegria per l’amico ritrovato e la nostalgia per chi è altrove.
Ho imparato la purezza dell’essenzialità e la potenza della Grazia.
Ho pianto, ho gridato, ho cercato, ho incontrato la verità
che passa attraverso la precarietà dei giorni.
Ho guardato in faccia il mio peccato, senza accampare scuse,
e non ho avuto paura di cadere,
perché la Misericordia mi ha già raccolto.
Immerso tra la gioia di ciò che è raggiunto
e la necessità di riprendere il cammino.
Ho goduto nel raccogliere ogni storia.
Amare senza misura chi è diverso da me.
Scoprire che “vicino” e “lontano” sono dettagli inutili
per il mio cuore ricco di fratelli e sorelle.
Ho vissuto 29 giorni soltanto con il mio zaino,
con pochissime cose, che era quasi impossibile perderle,
camminando finalmente libero.
Così i miei pensieri si sono purificati.
Ho ricordato che la Chiesa è luogo di incontro.
Riparo dalla calura e rifugio per chi è solo.
Comunità di coloro che sanno porsi domande autentiche,
rischiando di perdersi nel mistero ma rinunciano a confezionare risposte sterili.
Così non ho più risposte. Solo domande.
E finalmente sono libero.
Perché Gesù cammina con me
e lo riconosco nel volto di chi mi è accanto.

(tratto da Dino Pirri, Dalla sacrestia a Gerico, ed Ave)


 

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