Dal 9 al 12 ottobre al Sinodo hanno provato a rispondere a questa domanda: la Chiesa come essere più pienamente segno e strumento di unione con Dio e di unità del genere umano?
@pirriddino Di cosa si è parlato dal 9 al 12 ottobre al #Sinodo2023? #frammentidisinodo #missionaridigitali #sinodo #sinodo2023 #chiesa #perte ♬ suono originale - Dino Pirri
Certamente la comunione innanzitutto è un dono di Dio, ma è anche un compito di tutti i battezzati. Non è un affare sociologico, ma un atto di fede.
«Non basta dunque avere delle strutture, se in esse non si sviluppano relazioni autentiche; è la qualità di tali relazioni, infatti, che evangelizza».
Che tipo di relazioni senti all’interno della Chiesa? Caldo? Freddo? Aria tiepida? Che magari è peggio…
La liturgia, ad esempio, è il luogo in cui la Chiesa, nel suo cammino terreno, sperimenta la comunione, la alimenta e la costruisce. Per capire come stiamo messi a comunione dobbiamo guardare alla liturgia.
In questi giorni i delegati sinodali non stanno agendo come un’assemblea parlamentare, che procede a maggioranza. Prova a vivere il dono e il compito della comunione.
I delegati sinodali nvocano lo Spirito Santo, affinché sostenga l’ascolto della Scrittura e della storia, ma anche il dialogo tra tutti. Infine, si giunge a determinazioni condivise, in vista della comunione di tutta la Chiesa. Se non si condivide, meglio fare un passo in meno.
Parafrasando sant’Agostino, mi permetto di dire: meglio un passo in meno fatto insieme, che un passo in più fatto da soli.
Non c’è comunione, senza il coraggio di fare i conti con le contradizioni, i limiti e le ferite della storia. Non si procede senza farsi carico dell’incompiutezza di chi prova a vivere l’unità nella diversità.
E allora: in nome del Vangelo quali legami vanno sviluppati, superando trincee e steccati, e quali ripari e protezioni vanno costruiti, e a tutela di chi? Quali divisioni sono infeconde? Quando la gradualità rende possibile il cammino verso la comunione compiuta?
Sembrano domande teoriche, ma in realtà riguardano il modo che la Chiesa deve trovare di accogliere tutti, senza negare la propria identità.
A conclusione di queste giornate, tutti in pellegrinaggio alle catacombe di San Sebastiano, prima di riprendere la discussione dei prossimi temi.
Alla prossima.
